Uno dei metodi più diffusi per prelevare l’acqua dal sottosuolo, sia in ambito agricolo che domestico, è quello di impiegare delle pompe sommerse per realizzare il cosiddetto impianto di sollevamento dell’acqua, che nella versione più semplice consta della pompa, del quadro elettrico e della tubazione di mandata che trasporta l’acqua in superficie.
“Le tubazioni costituiscono le arterie del sistema di sollevamento e la loro corretta scelta è di fondamentale importanza.”
Noi di Irritecnica cerchiamo sempre di consigliare ai nostri clienti i migliori prodotti per la realizzazione dell’impianto di sollevamento, a partire dalla pompa che rappresenta il cuore dell’impianto, passando per il quadro elettrico che invece può paragonarsi al cervello e infine le tubazioni, che costituiscono le arterie dell’intero sistema.
La corretta scelta di queste ultime è senza dubbio di fondamentale importanza per assicurare efficienza, giuste prestazioni e durata all’intero impianto. Nonostante ciò negli ultimi tempi assistiamo a una tendenza generale di riduzione dei costi di realizzazione degli impianti di sollevamento che portano alla scelta di tubazioni non all’altezza, realizzate principalmente in materiali plastici, che sebbene più economiche inizialmente, comportano alla lunga un esborso economico maggiore per il cliente.
Quello del sollevamento dell’acqua è un campo di applicazione particolare, in cui le tubazioni sono sottoposte a pressioni elevate e a forze di torsione e trazione che impongono elevati standard di prestazioni ed efficienza.
Tubazioni in plastica
La tendenza a ridurre sempre di più i costi di produzione ha portato negli anni ad utilizzare materiali plastici anche per le tubazioni di mandata dell’impianto di sollevamento dell’acqua, dove l’uso dell’acciaio era largamente utilizzato e quindi la faceva da padrone.
Le prime tubazioni in plastica che si sono diffuse negli anni passati sono state quelle in polietilene, facili da produrre ed economiche. Nelle installazioni con tubi di polietilene la pompa viene sostenuta da una fune in nylon, per evitare che tutto il peso della pompa e della colonna d’acqua possa gravare sulla tubazione.
Tuttavia le tubazioni di polietilene sono poco resistenti alla trazione e a pressioni elevate, inoltre portano la pompa a funzionare fuori asse, comportando nel tempo maggiore usura di tutti i componenti dell’impianto e rottura precoce degli stessi.
Nel tempo i produttori hanno cominciato ad introdurre tubazioni in plastica sempre più innovative, che hanno in un certo senso mitigato le problematiche che si avevano con il polietilene. Ne sono un esempio le tubazioni in uPVC, tanto sponsorizzate in questo periodo dai produttori, sicuramente più resistenti alla trazione rispetto alle tubazioni di polietilene e capaci di sopportare pressioni più elevate, dotate di meccanismi anti-svitamento e spessore maggiorato (solo per alcuni modelli chiamati “super heavy”).
La plastica è sicuramente più economica dell’acciaio, a maggior ragione dell’acciaio inox, per cui i produttori e anche gli impiantisti hanno cominciato a sponsorizzare questa soluzione, che sicuramente presenta dei vantaggi anche da un punto di vista tecnico, come ad esempio nel trasporto di acqua potabile, non possibile con le tubature in acciaio al carbonio.
La realtà è tuttavia ben diversa e i vantaggi si fermano qui.
Gran parte dei vantaggi sono quelli dei bassi costi di produzione che permettono ai produttori di aumentare i loro ricavi e che si riflette in un risparmio, anche se in proporzione minore, visto anche dal cliente. Tuttavia un costo iniziale più basso non vuol dire un costo più basso per tutta la durata di esercizio di quell’impianto.
Seppur le tubazioni in uPVC abbiano aumentato la loro qualità e prestazioni negli anni, restano comunque un materiale plastico sottoposto a forti sollecitazioni e stress meccanico, e questo può tradursi in rotture precoci della tubazione e conseguenti esborsi economici maggiori da parte del cliente rispetto al caso in cui avesse investito maggiormente in delle tubazioni in acciaio.
“Il gioco del risparmio iniziale non vale la candela!”
Ad esempio diversi nostri clienti che hanno optato per tubazioni plastiche in uPVC hanno poi dovuto sperimentare rotture impreviste, tipicamente dovute a forti forze di torsione o scarsa qualità dei materiali. Possiamo riportare il caso di un nostro cliente dove a fronte di un risparmio iniziale del 18% scegliendo una tubazione in uPVC “super heavy” invece che in acciaio inox AISI 304, dopo 5 anni la tubazione ha ceduto (vedi foto) e ha dovuto sostenere i costi di recupero pompa dal pozzo e rifacimento dell’intero impianto (ad esclusione del quadro elettrico), con un esborso economico del 200% superiore rispetto a quello inziale. Ci rendiamo conto che il gioco del risparmio iniziale non vale la candela!
Tubazioni flangiate in acciaio
L’acciaio è sempre stato il materiale per eccellenza nella realizzazione delle tubazioni di mandata degli impianti di sollevamento. Usato molto in passato in quanto non esistevano alternative, noi di Irritecnica continuiamo a proporlo ai nostri clienti al posto delle tubazioni in plastica per i motivi sopra illustrati (ad eccezioni di casi particolari).
Le tubazioni flangiate in acciaio, grazie all’utilizzo della flangia come metodo di accoppiamento tra le tubature e all’interposizione di una guarnizione tra le stesse, presentano una fortissima tenuta alla pressione, che ne consente l’installazione anche a profondità elevate.
Inoltre essendo realizzate in acciaio, le tubazioni sopportano in maniera ottimale la forza di torsione dovuta all’accensione dell’elettropompa, oltre al fatto che risultano essere resistenti alla trazione esercitata dal peso dell’elettropompa, alle vibrazioni prodotte durante il suo funzionamento e ai colpi di ariete che si vengono a creare a seguito dello spegnimento.
Da non sottovalutare l’aspetto della ecosostenibilità. Rispetto alle tubazioni realizzate con materiali plastici, i tubi flangiati sono ecosostenibili e a basso impatto ambientale. Impiegando tubazioni flangiate fai un piacere alla natura, evitando sia la dispersione di microplastiche, che possono diffondersi durante il normale trasporto dei liquidi in tubazioni deteriorate, oppure l’abbandono delle stesse nell’ambiente una volta raggiunto il fine vita, se non correttamente smaltite o riciclate.
Per approfondire tutti gli aspetti legati ai vantaggi che le tubazioni flangiate in acciaio zincato o acciaio inox possono presentare per l’impiego negli impianti di sollevamento dell’acqua e in generale per le diverse applicazioni, consultare la pagina dedicata che abbiamo predisposto a questo link.
Irritecnica produce e commercializza diverse tipologie di tubi flangiati per elettropompe sommerse e pompe ad asse verticale. Le tubazioni realizzate possono essere in acciaio al carbonio o in acciaio inox AISI 304 o 316 e prevedono diametri, spessori e lunghezze standard, tuttavia si effettuano personalizzazioni su richiesta del cliente. Per maggiori informazioni consulta il nostro sito aziendale Irritecnica.it oppure i nostri siti tematici dedicati alle tubazioni flangiate Tubiflangiati.it e Flangedpipes.com.